Entomo il supereroe napoletano

Allarme sicurezza? C’è chi si organizza per fare le ronde, chi propone leggi più severe e chi si traveste da supereroe come nei fumetti per combattere il crimine. Tutto questo può sembrare uno scherzo, ma non lo è. Infatti a Napoli c’è davvero qualcuno che indossa un costume da supereroe e si propone di difendere la gente. Costui si fa chiamare Entomo, ha 31 anni e nessuno sa chi sia. Da due anni pattuglia le strade della città partenopea, mascherato come un supereroe dei fumetti. Non spara, non picchia, ma segnala ciò che vede alla polizia.
Il suo costume è di color verde chiaro con le maniche scure, indossa pantaloni neri e stivali marroni, non ha nessun mantello e si nasconde sotto un cappuccio neroverde. Il suo nome, Entomo, significa insetto.
Restando come i Batman e i Superman rigorosamente coperto dall’anonimato, il giustiziere in maschera napoletano chiarisce subito di appartenere alla “schiera scelta dei Supereroi”, una specie di Rotary della sicurezza che esiste davvero.
Ma cosa fà materialmente Entomo? “Io pattuglio le strade della città – spiega – di giorno e di notte. Non sono un vigilante, non mi sostituisco alla legge. Io fermo i piccoli crimini che so di poter riuscire a bloccare, altrimenti avverto anonimamente la polizia”. Il supereroe napoletano ha anche una pagina, “MySpace”, da dove lancia i suoi appelli. “Essere un supereroe è il gesto più importante che si possa realizzare in un mondo arretrato come il nostro. Utilizzo le mie capacità salvando quel che resta da salvare e distruggendo quel che non rientra nel grande schema dell’equilibrio”.
Ma Entomo non è il solo, infatti in tutto il mondo sono circa duecento i così detti “Real Life Superhero”. Questi signori vestono come gli eroi dei fumetti, aderiscono a regole severissime e hanno anche un capo che si fa chiamare “Super Barrio Gomez” .
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Francesco Pellegrino Lise
http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/03/17/1002397-entomo_supereroe_napoletano.shtml#

Sul web, in lotta contro il crimine

di BENEDETTA PERILLI
FOX Fire indossa una maschera da volpe, un lungo cappotto di pelle nera e insieme ai Nameless Few protegge dalla violenza le strade del Michigan. Ha 26 anni, è una donna, e di notte diventa una supereroina. Come Wonder Woman. Senza superpoteri, però. La sua forza sta in alcune nozioni di magia e in un buon allenamento fisico. Come lei, in giro per il mondo, centinai di altri supereroi della vita reale, che si dividono tra professioni normali e lotta al crimine.
Quella dei supereroi della vita reale è un’esperienza nata dopo l’11 settembre e rafforzata dalla recente politica dell’active citizenship promossa da Barack Obama. Negli anni recenti la loro comunità è cresciuta intorno al sito World Superhero Registry, l’anagrafe dei “difensori dell’umanità” che a oggi registra trenta iscritti e due aspiranti. Ognuno con un nome, uno stile, un “costume” e un’area d’azione. Il resto è nelle mani della loro fantasia. A eccezione di tre regole, alle quali ogni supereroe, che ambisca a entrare nel registro mondiale, deve sottostare.
La prima riguarda il costume. Non un semplice travestimento per tutelarsi da eventuali ritorsioni, ma un segno di rispetto nei confronti dell’umanità. L’abito è il biglietto da visita con cui presentarsi al mondo, e dal quale dipende la propria credibilità. La seconda regola definisce l’attività del supereroe, che deve agire per il bene dell’umanità, mantenendo però un livello d’azione più attivo e partecipativo del semplice comportamento quotidiano. In caso di inattività o di inadempienza, il registro segnala nella scheda l’eventuale ritiro dall’anagrafe mondiale.
Infine, l’ultima regola, quella che riguarda la motivazione personale e definisce i doveri del paladino. Essere supereroi non ha niente a che fare con campagne di promozione personale o trovate pubblicitarie. La vocazione deve venire dal singolo individuo, che non può ricevere denaro per la sua attività né lavorare come rappresentante, stipendiato o volontario che sia, di un’organizzazione.
Detto questo, non resta che scorrere il registro per scoprire travestimenti e crociate di questi paladini che molto devono al mondo dei fumetti ma dal quale non possono prendere neanche un nome, pena l’infrazione del copyright. E allora l’ispirazione arriva dalla fantasia. A New York lavora Terrifica, in Inghilterra c’è Black Arrow, in Florida opera Amazonia mentre la Regina di Cuori è del Michigan. Ultima limitazione all’operato di questi eroi incompresi – che in questi giorni grazie ad alcuni articoli su The Sunday Times e Rolling Stones vivono momenti di gloria – è l’utilizzo di pistole e coltelli. Ben vengano quelli in plastica, che fanno da complemento all’abito. La loro vera arma non è metallica, ma virtuale.
Dalle pagine dei loro siti, i supereroi lanciano le loro minacce al mondo del crimine. Ed è sempre online, con l’iscrizione al registro ufficiale, che l’attività trova definitiva consacrazione. Inutile fare pressioni per entrare nel registro: la nomina deve essere promossa da parte del registro stesso in seguito a una comprovata carriera da supereroe.
I capostipiti sono i quattro più celebri iscritti che a oggi, tuttavia, risultano in pensione. C’è Terrifica, paladina della sicurezza femminile che per anni ha tutelato le donne newyorkesi da uomini violenti e pericolosi. C’è Angle-Grinder Man, il vigilante inglese degli automobilisti che, operando tra Londra e il Kent, ha liberato centinaia di automobili dalle ganasce applicate dalla polizia municipale. Ci sono anche Mr. Silent, angelo delle notti dell’Illinois, e Crime Fighter Girl, ragazzina in maschera gialla impegnata in attività di volontariato e assistenza sociale nella contea di Jackson.
A loro si ispirano gli attuali supereroi, tra i quali spiccano per notorietà, con tanto di interviste a Cnn o Fox, SuperBarrio e Shadow Hare. Il primo, costume in lycra rosso, mutandoni e mantello dorati, difende i diritti dei lavoratori e dei poveri messicani. Il secondo, maschera nera, aiuta i senzatetto di Cincinnati. C’è anche chi difende il mondo dall’inquinamento, come Black Harrow – cappuccio nero, capelli rossi e amore per gli animali – o Entomo: quest’ultimo è l’unico supereroe italiano ammesso nel registro. Il fiorentino Superataf è in attesa che la sua candidatura venga valutata.
Entomo è un uomo insetto che opera a Napoli per promuovere una più ampia coscienza ambientalista. E dalla sua pagina MySpace lancia una testimonianza: “Essere un supereroe è il gesto più importante che si possa realizzare in un mondo arretrato come il nostro. Utilizzo le mie capacità salvando quel che resta da salvare e distruggendo quel che non rientra nel grande schema dell’equilibrio”.
http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/esteri/supereroi-vita-reale/supereroi-vita-reale/supereroi-vita-reale.html?ref=hpspr1

Entomo Interview by Kevlex

12/01/2008 Entomo Interview
Kevlex: How did you become aware of the RLS movement?
Entomo: In 2003, I became alert because Terrifica and Mr.. Silent. Something was going to happen, it was in the air. So I started my training, unaware of the making of a new “wave” of Superheroes which was occurring underground, at least in America.
I had already acknowledged the existence of Super Barrio Gomez in the early Nineties, however.
Kevlex: What is your motivation for becoming a RLS?
Entomo: I am what I am. Since day one, long time before I would don a Battle suit, I’ve always worked to achieve equilibrium between the various factions struggling on the chessboard of reality. I was going to become what I already was from the start.
There’s no other “logic” to argue. I was just following the path that Nature had arranged for me. I’m doing that right now, in this moment. It’s my destiny.
Kevlex: What do you hope to accomplish as a RLS?
Entomo: Everything. I’m an Agent of Balance. I fight for a FAIRER world.
Kevlex: Do you have any special skills or training that helps with your RLS activities?
Entomo: Training, yes. It’s still an on-going process, because you never reach a point where you don’t really need to train anymore. That would be ridiculous.
I practice athletics, bodybuilding and Krav Maga.
As far as my morphic faculties are concerned, you can apprehend them here: www.entomo.wikispaces.com
Kevlex: What do you usually do while in your RLS persona?
Entomo: A vast array of tasks. I do whatever I choose to do. That’s my ethics. I’m stuck between Order and Chaos, and move from one pole to another.
Basically, I’m a a detective and a patroller but, believe me, I can turn into a man of action quite easily.
Kevlex: What is the most significant thing you have accomplished as a RLS?
Entomo: Can’t really determine that. It’s up to people to define my legacy. I would say that, in the end, I will be regarded as a symbol of total justice and dangerous freedom.
I saved lives, I helped a lot of people and… I did it for free. Not a bad accomplishment, isn’t it?
Kevlex: What is the theme or concept behind your RLS costume and name?
Entomo: I own paranormal faculties related to insects – that being said, “paranormal” is a word open to various interpretations. Think of me as a post-modern shaman, whose faculties are connected to a parallel plane of consciousness.
Kevlex: What equipment do you use in your RLS personna?
Entomo: I’m in the process to adopt a self-customized Tazer; in Italy, we call that “Dissuasore elettrico”. It will be a totally-new version, since I’m gonna do some serious modifications.. That would be the stinging Tail of the Insect-Man.
Kevlex: Which RLS’s do you take the most seriously?
Entomo: Everyone I can sense as being “the real deal”. Thanks to my Parallelogram ability, it’s not that hard. Just to name few: Captain Ozone, Superhero, Tothian, Geist, Master Legend, Amazonia, Captain Prospect, Nostrum, Knight Owl, Squeegeeman (sometimes).
Kevlex: What do you feel are the greatest challenges facing the RLS community?
Entomo: Inspiration, expansion and popular acceptance.
Kevlex: Considering the many different philosophies that RLS’s operate under, do you think there will ever be one unifying organization for the RLS movement?
Entomo: We don’t need that. I don’t need that, at least. I work for nobody.
Kevlex: What would you do if you had great resources, such as Bruce Wayne does in the batman comics?
Entomo: Can’t answer. Secret matter.
Kevlex: How do you feel the media portrays the RLS community?
Entomo: Mixed bag, but that’s life..
Kevlex: What has been the reaction of the public, your family, friends, and law enforcement to your RLS persona?
Entomo: Not many know I’m Entomo, just thirteen people: they are useful allies.
In regard to the rest of your list, I don’t care about law enforcement. I bet I could be perceived by some of them as an “anarchist”… and they are dead right, I’m just that. An anarchist Superhero.
Casual people appear puzzled. But you must shock in order to shake.
Kevlex: What advice do you have for people thinking of becoming RLS’s?
Entomo: Find your inner avatar, the “Superhero” you keep locked inside. Then, materialize him as a “second skin” you must dwell in. Embody what you truly are. End of the story.
I inject justice.